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Delibera ARERA 78/2025/R/efr

Fine dello Scambio sul Posto: come cambia il modello per il fotovoltaico aziendale

Il 29 maggio 2025 sarà una data chiave per il mondo dell’energia rinnovabile in Italia. Entra in vigore la Delibera ARERA 78/2025/R/efr, che segna la fine della possibilità di accedere allo Scambio sul Posto (SSP), il meccanismo che per anni ha permesso ai produttori di energia da fonti rinnovabili di “scambiare” energia con la rete, ricevendo un corrispettivo medio tra i 10 e i 15 cent/kWh.

Dal 30 maggio in poi, i nuovi impianti fotovoltaici potranno accedere solo al Ritiro Dedicato (RID), dove l’energia immessa in rete viene pagata in media 4-5 cent/kWh. Un cambio radicale, che rende sempre meno conveniente vendere l’energia in eccesso e sempre più strategico accumularla e consumarla in autonomia.

Un nuovo paradigma: autoconsumo e accumulo
Il passaggio da SSP a RID è una chiara spinta verso l’adozione di sistemi di accumulo. Questo vale in particolare per chi oggi sta progettando un nuovo impianto: pensare fin da subito a una configurazione con batterie potrebbe essere la scelta più sostenibile — anche in termini economici — nel medio-lungo periodo.

Cosa succede agli impianti esistenti?
Per chi ha già lo SSP attivo, nulla cambia fino al termine naturale del contratto (15 anni). Alla scadenza, il passaggio al RID sarà automatico. Nel frattempo, è utile valutare se anticipare l’integrazione di sistemi di accumulo per ridurre la dipendenza dalla rete e dai prezzi in calo del kWh ceduto.

Quali prospettive?
Nei prossimi mesi potrebbero nascere convenzioni o incentivi mirati ad abbattere il costo dei sistemi di accumulo, per rendere questa transizione più accessibile anche per le PMI. In ogni caso, il messaggio è chiaro: il futuro dell’energia è nell’autoconsumo intelligente e nella flessibilità.