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Formazione universitaria e mondo del lavoro: cosa sta cambiando davvero?

Le lauree tecniche garantiscono ancora un futuro stabile?
Negli ultimi anni, il legame tra formazione universitaria e mondo del lavoro è diventato sempre più complesso. Le lauree tecniche, in particolare, vengono spesso indicate come le più efficaci per trovare occupazione. Ma è ancora così?

Secondo Marco, protagonista di questa intervista, la risposta è sì, almeno in parte. «C’è una forte richiesta di competenze tecniche, sia da percorsi universitari sia da istituti tecnici superiori (ITS). Tuttavia, la stabilità occupazionale dipende da molteplici fattori: l’aggiornamento continuo, la capacità di adattarsi, e la scelta di un settore in crescita», spiega. «Un percorso accademico ben costruito, comunque, facilita senza dubbio l’ingresso nel mondo del lavoro».

L’orientamento scolastico va ripensato?
Un altro punto critico riguarda l’orientamento scolastico. Troppi giovani scelgono la loro facoltà senza avere una chiara idea delle reali opportunità lavorative.

«È qui che dobbiamo concentrare gli sforzi maggiori», afferma Marco. «Servirebbe un sistema che accompagni i ragazzi nella scelta del percorso più adatto, magari facendo toccare con mano cosa li aspetta dopo l’università. L’orientamento dovrebbe essere un progetto condiviso tra scuole, università, aziende e istituzioni, non un atto formale da svolgere in poche ore».

Questa visione porta a una riflessione concreta: oggi, aiutare i giovani a scegliere corsi con veri sbocchi lavorativi è un’urgenza per il futuro del Paese.

Serve un ponte tra formazione accademica e formazione tecnica?
La distanza tra formazione teorica e pratica sul campo è un tema molto discusso. E negli ultimi anni, diversi attori stanno cercando di colmare questo divario.

«Le agenzie per il lavoro, ad esempio, stanno lavorando in questa direzione», racconta Marco. «Promuovono iniziative che mettono in contatto studenti universitari e imprese, attraverso tirocini, stage e progetti condivisi. Ci sono ancora tanti spazi da esplorare, ma è incoraggiante vedere che qualcosa si stia muovendo».

Il punto chiave, qui, è chiaro: favorire l’incontro tra formazione accademica e formazione tecnica sul campo è l’unico modo per rendere la formazione davvero efficace.

Uno sguardo oltre: la formazione non si ferma qui
Le riflessioni di Marco mettono in luce tre temi centrali del rapporto tra formazione accademica e mondo del lavoro: la necessità di tornare ad avere un maggior numero di persone con competenze tecniche, l’urgenza di un orientamento scolastico più consapevole e la necessità di un ponte concreto tra accademia e impresa.

Temi che non si esauriscono qui. Nella prossima parte dell’intervista approfondiremo quali competenze stanno diventando davvero strategiche per le aziende, come cambia il concetto di lifelong learning, e il ruolo che possono giocare le scuole nel preparare i giovani alle professioni di domani.

Perché oggi più che mai, formarsi bene significa costruire il futuro.